Pubblicate le linee guida che forniscono gli strumenti operativi per la classificazione del Rischio Sismico delle costruzioni.
Il Rischio Sismico è la misura matematica/ingegneristica per
valutare il danno atteso a seguito di un possibile evento sismico e dipende da un’interazione di fattori messi in relazione: pericolosità (zone sismiche) vulnerabilità (capacità degli edifici) esposizione (contesti).
Le Linee Guida definiscono
otto classi di rischio, con rischio crescente da A+ a G. Vengono poi definiti
due metodi alternativi che possono essere utilizzati per determinare la classe di appartenenza definiti “metodo convenzionale” e “metodo semplificato”.
Il primo si basa sull’applicazione dei normali metodi di analisi previsti dalle attuali Norme Tecniche e consente la valutazione della classe di rischio della costruzione sia nello stato di fatto che nello stato conseguente all’eventuale intervento.
Il secondo si basa su una classificazione macrosismica di edifici in sola muratura. La classe di rischio attribuita con questo metodo è una stima attendibile ma non sempre coerente con la valutazione ottenuta col metodo convenzionale.
Il decreto, con le Linee Guida allegate, ha efficacia dal 1° marzo 2017, consentendo di avviare progettazioni e pratiche edilizie.
http://www.mit.gov.it/sites/default/files/media/notizia/2017-02/allegato_a.pdf